Fotocamere Digitali Compatte: quale scegliere?
In questi giorni mi sono infilato nella giungla delle fotocamere digitali compatte, volendone acquistare una.
Pur avendo una certa esperienza di fotografia, mi sono ritrovato in uno stato di estrema confusione, tali sono la quantità di marche, la quantità di articoli posti sul mercato, e le caratteristiche da valutare che spesso, per una persona poco competente, risultano di difficile comprensione. Qualità dei sensori espressi in Mega pixel, dimensioni del display, sensibilità iso, filmati avi, zoom ottico - zoom digitale, ecc... sono solo alcune della caratteristiche che vengono descritte per facilitare una scelta, ma in realtà complicandola.
La prima cosa da valutare è lo scopo dell'acquisto una macchina digitale compatta.
Di solito chi si rivolge a questo tipo di articolo non ha esigenze professionali e, nella stragrande maggioranza dei casi, l'utilizzo è quello di un ricordo dei momenti piacevoli delle vacanze o di documentazione e archivio.
Sappiamo che i primi vantaggi di una macchina digitale sono l'assenza di costi di pellicole e provini e l'immediata verifica del risultato. Si possono fare tutte le foto che si vogliono, compatibilmente con la memoria a disposizione, senza incorrere in spese oramai divenute inutili. Se si vorranno fare delle stampe fotografiche, si stamperanno solo quelle che si riterrà di dover fare.
Mentre se si cerca uno svantaggio, qualunque oggetto informatico si decida di comperare, e le digitali non sono esenti, nell'arco di un paio di mesi si troverà un modello con caratteristiche superiori allo stesso prezzo, o lo stesso modello ad un prezzo più basso.
Poichè la qualità dell'immagine finale è il primo fattore discrimante nella scelta di una fotocamera, vediamo da cosa dipende.
Essa è caratterizzata principalmente da due elementi: il sensore e l'obiettivo.
Il Sensore CCD
Andiamo per ordine.
La prima cosa da valutare è lo scopo dell'acquisto una macchina digitale compatta.
Di solito chi si rivolge a questo tipo di articolo non ha esigenze professionali e, nella stragrande maggioranza dei casi, l'utilizzo è quello di un ricordo dei momenti piacevoli delle vacanze o di documentazione e archivio.
Sappiamo che i primi vantaggi di una macchina digitale sono l'assenza di costi di pellicole e provini e l'immediata verifica del risultato. Si possono fare tutte le foto che si vogliono, compatibilmente con la memoria a disposizione, senza incorrere in spese oramai divenute inutili. Se si vorranno fare delle stampe fotografiche, si stamperanno solo quelle che si riterrà di dover fare.
Mentre se si cerca uno svantaggio, qualunque oggetto informatico si decida di comperare, e le digitali non sono esenti, nell'arco di un paio di mesi si troverà un modello con caratteristiche superiori allo stesso prezzo, o lo stesso modello ad un prezzo più basso.
Poichè la qualità dell'immagine finale è il primo fattore discrimante nella scelta di una fotocamera, vediamo da cosa dipende.
Essa è caratterizzata principalmente da due elementi: il sensore e l'obiettivo.
Il Sensore CCD
E ciò che sostituisce la pellicola, è quello strumento che cattura l'immagine. Esso scompone l'immagine in una serie di piccoli quadrati detti pixel. Ogni pixel registra il colore della luce che ha impresso in quel preciso punto il sensore digitale. La dimensione del sensore è quindi importante per definire l'immagine. Maggiore è la quantità di quadratini e maggiore sarà il dettaglio dell'immagine. Un sensore che ha come dimensioni 800 pixel di lato x 600 pixel di altezza (600x800) produrrà un'immagine da 480.000 pixel, ossia 0,48 Megapixel; uno da 1260 x 1440 produrrà un'immagine di circa 1,8 megapixel e un sensore da 3.072 x 2.304 ne produrrà una da 7,1 megapixel. Al momento in cui scrivo sono appena usciti modelli di compatte con sensori da 8 Mpixel.
E' bene sapere che produttori di CCD non sono molti. Sony, Panasonic e Philips sono i pezzi grossi del mercato e, quale che sia la marca della fotocamera che acquistate, probabilmente ci troverete un loro sensore.
Ma cosa ce ne facciamo di immagini di questa grandezza?
Se vogliamo fare delle stampe presso un laboratorio fotografico, per dei 10x15 sono sufficienti immagini inferiori di 1 Mpixel, per dei 15x21 tra 1 e 2 Mpixel, per i 20x30 tra 2 e 3 Mpixel, e così via.
Poichè queste immagini occupano un certo spazio nella memoria della macchina o nella memory card, va da sè che immagini di grandi dimensioni avranno bisogno di più spazio, limitando quindi il numero delle foto immagazzinate.
L'Obiettivo o Zoom Ottico
E' bene sapere che produttori di CCD non sono molti. Sony, Panasonic e Philips sono i pezzi grossi del mercato e, quale che sia la marca della fotocamera che acquistate, probabilmente ci troverete un loro sensore.
Ma cosa ce ne facciamo di immagini di questa grandezza?
Se vogliamo fare delle stampe presso un laboratorio fotografico, per dei 10x15 sono sufficienti immagini inferiori di 1 Mpixel, per dei 15x21 tra 1 e 2 Mpixel, per i 20x30 tra 2 e 3 Mpixel, e così via.
Poichè queste immagini occupano un certo spazio nella memoria della macchina o nella memory card, va da sè che immagini di grandi dimensioni avranno bisogno di più spazio, limitando quindi il numero delle foto immagazzinate.
L'Obiettivo o Zoom Ottico
Tutte le digitali compatte hanno obiettivi zoom (chiamati zoom ottici), ossia obiettivi a focale variabile, nel senso che l'angolo di campo ripreso può essere variato semplicemente schiacciando un pulsante.
Ogni obiettivo è caratterizzato dalla sua focale: 5 mm, 15 mm, 45 mm, 100 mm.
Quindi uno zoom sarà identificato dal numero di due focali: quella minima e quella massima
E per garantire una qualità ottica eccellente, nonostante l'evolversi della tecnologia, vale da sempre la regola dell'1:3; ossia orientiamo la scelta verso macchine con ottiche la cui focale minima sia non meno di un terzo della focale massima, ad es. 35-105 mm; invece un 28-120 mm. che ha un rapporto di circa 1:4 sarà sicuramente più scadente del precedente, con notevole perdita di nitidezza, e aumento di distorsioni e aberrazioni.
Un esempio:
è stato fotografato un muro uniforme con il grandangolo di due differenti fotocamere: Nikon P4 e Canon Powershot 620 (modelli di elevata qualità per le rispettive case).
Come vediamo in entrambe le immagini esiste una vignettatura agli angoli caratteristica di tutti i grandangoli e enfatizzata negli zoom
Canon Powershot A620
Nikon P4
ma mentre nella Canon (alto) appare molto marcata, nella Nikon (basso) è quasi inesistente.
D'altro canto nella Nikon assistiamo ad una zona che dal basso/dx si estende verso il centro del fotogramma marcatamente più scura; nella Canon il fotogramma è più omogeneo.
Orientimoci quindi su quei marchi di obiettivi che hanno una tradizione consolidata nell'ottica e nella fotografia professionale (Canon, Nikkor su Nikon, Pentax, Zeiss su Contax e Sony, Leica su Leica e Panasonic, Schneider su Ricoh)
Lo Zoom Digitale
Ora questi due elementi appena descritti sono collegati tra loro da un terzo elemento: quello che viene definito zoom digitale
Lo zoom digitale altro non è che la possibilità a livello di software di incrementare la capacità dell'obiettivo di restringere ulteriormente il campo, riducendo semplicemente l'area del sensore che cattura l'immagine.
Ogni obiettivo è caratterizzato dalla sua focale: 5 mm, 15 mm, 45 mm, 100 mm.
Quindi uno zoom sarà identificato dal numero di due focali: quella minima e quella massima
E per garantire una qualità ottica eccellente, nonostante l'evolversi della tecnologia, vale da sempre la regola dell'1:3; ossia orientiamo la scelta verso macchine con ottiche la cui focale minima sia non meno di un terzo della focale massima, ad es. 35-105 mm; invece un 28-120 mm. che ha un rapporto di circa 1:4 sarà sicuramente più scadente del precedente, con notevole perdita di nitidezza, e aumento di distorsioni e aberrazioni.
Un esempio:
è stato fotografato un muro uniforme con il grandangolo di due differenti fotocamere: Nikon P4 e Canon Powershot 620 (modelli di elevata qualità per le rispettive case).
Come vediamo in entrambe le immagini esiste una vignettatura agli angoli caratteristica di tutti i grandangoli e enfatizzata negli zoom
Canon Powershot A620
Nikon P4
ma mentre nella Canon (alto) appare molto marcata, nella Nikon (basso) è quasi inesistente.
D'altro canto nella Nikon assistiamo ad una zona che dal basso/dx si estende verso il centro del fotogramma marcatamente più scura; nella Canon il fotogramma è più omogeneo.
Orientimoci quindi su quei marchi di obiettivi che hanno una tradizione consolidata nell'ottica e nella fotografia professionale (Canon, Nikkor su Nikon, Pentax, Zeiss su Contax e Sony, Leica su Leica e Panasonic, Schneider su Ricoh)
Lo Zoom Digitale
Ora questi due elementi appena descritti sono collegati tra loro da un terzo elemento: quello che viene definito zoom digitale
Lo zoom digitale altro non è che la possibilità a livello di software di incrementare la capacità dell'obiettivo di restringere ulteriormente il campo, riducendo semplicemente l'area del sensore che cattura l'immagine.
Immaginatevi di usare il grandangolo per inquadrare un paesaggio, poi volete fare un'inquadratura più ravvicinata utilizando la possibilità dell'obiettivo, che arrievrà fino ad un certo punto. Oltre quel punto il software della macchina interverrà ingrandendo l'area inquadrata.
Ecco che allora saranno importanti le dimensioni del nostro sensore: più pixel avrà, meno ci accorgeremo dell'ingrandimento digitale avvenuto.
La stessa procedura può essere ottenuta con un qualunque software di fotoritocco ritagliando l'immagine originale inquadrando solo la parte che ci interessa. Ma se l'iimagine originale sarà di piccole dimensioni il risultato sarà scadente con comparsa dei fastidiosi quadratini, mentre avremo un risultato soddisfacente lavornado su immagini del peso di diversi megapixel.
Quindi, concludendo, se per un 20x30 ci basta un sensore da circa 2/3 Mpixel, quando sfrutteremo lo zoom ottico alle massime possibilità, avremo bisogno di una macchina con un sensore di almeno circa 5/6 Mpixel.
Attualmente le macchine da 7 Mpixel garantiscono stampe di buona qualità sul formato A3 ossia un 30x40
La Batteria
Un altro elemento fondamentale nella scelta di una fotocamera compatta digitale è la batteria.
Questa macchine hanno un visore, uno schermo lcd situato nella parte posteriore del corpo, grazie al quale si può sia studiare l'inquadratura, sia controllare lo scatto finale e sia tutte le immagini immagazzinate nella memoria.
Questo display, oltre ad avere l'inconveniente che se è posto al sole ha una scarsa visibilità, assorbe e consuma tantissima energia soprattutto in virtù delle delle sue dimensioni; queste stesse dimensioni influenzano poi il costo della macchina fotografica.
A fronte di ciò, orientate quindi la scelta verso quelle macchine che hanno anche un mirino ottico, in modo da limitare l'utilizzo del display posteriore riducendo così il consumo della batteria.
Alcune macchine utilizzano batterie stilo AA alcaline o ricaricabili; altre macchine utilizzano quelle al litio ricaricabili (tipo quelle dei telefonini) con durata superiore. Le case produttrici sembrano oramai orientate nel proporre solo quest'ultima soluzione. In entrambi i casi comunque, sia per sostituire le pile e sia per ricaricarle, queste devono essere estratte dal loro allogggio; non è ancora invece previsto un attacco diretto al cavo carica batteria che sarebbe molto più utile.
Se possibile scegliete quindi quelle macchine che utilizzano le batterie AA. In caso di necessità due stilo le si trovano ovunque; mentre ricaricare una batteria richiede tempo e un posto fisso a cui attaccare il trasformatore.
Queste sono le considerazioni principali su cui ragionare per farsi un'idea dei prezzi di mercato (negozianti e internet) e per districarsi in questa giungla sempre più fitta per selezionare quelle quattro o cinque macchine che rispondano alle vostre esigenze.
La possibilità di filmati, di registrazioni audio, i software a disposizione, le modalità di esposizione e di messa a fuoco, i cavi di traferimento o di collegamento, e non ultimo il design, ecc...sono solo elementi secondari; quel di più, utile a definire la scelta.
Esiste un'ultima considerazione che nel settore dell'elettronica ha sempre valore: se possibile orientatevi sempre verso la tecnologia più avanzata, verso le possibilità e capacità maggiori degli hardware proposti, anche se più costosi.
E se nonostante queste indicazioni rimane un pò di confusione QUI vi divertirete a trovare la fotocamera, e non solo quella, ideale per voi!
Questi invece sono alcuni siti davvero interessanti dove trovare test sulla fotocamere:
www.digitalcamerareview.com
www.photographyblog.com
http://www.trustedreviews.com
Ecco che allora saranno importanti le dimensioni del nostro sensore: più pixel avrà, meno ci accorgeremo dell'ingrandimento digitale avvenuto.
La stessa procedura può essere ottenuta con un qualunque software di fotoritocco ritagliando l'immagine originale inquadrando solo la parte che ci interessa. Ma se l'iimagine originale sarà di piccole dimensioni il risultato sarà scadente con comparsa dei fastidiosi quadratini, mentre avremo un risultato soddisfacente lavornado su immagini del peso di diversi megapixel.
Quindi, concludendo, se per un 20x30 ci basta un sensore da circa 2/3 Mpixel, quando sfrutteremo lo zoom ottico alle massime possibilità, avremo bisogno di una macchina con un sensore di almeno circa 5/6 Mpixel.
Attualmente le macchine da 7 Mpixel garantiscono stampe di buona qualità sul formato A3 ossia un 30x40
La Batteria
Un altro elemento fondamentale nella scelta di una fotocamera compatta digitale è la batteria.
Questa macchine hanno un visore, uno schermo lcd situato nella parte posteriore del corpo, grazie al quale si può sia studiare l'inquadratura, sia controllare lo scatto finale e sia tutte le immagini immagazzinate nella memoria.
Questo display, oltre ad avere l'inconveniente che se è posto al sole ha una scarsa visibilità, assorbe e consuma tantissima energia soprattutto in virtù delle delle sue dimensioni; queste stesse dimensioni influenzano poi il costo della macchina fotografica.
A fronte di ciò, orientate quindi la scelta verso quelle macchine che hanno anche un mirino ottico, in modo da limitare l'utilizzo del display posteriore riducendo così il consumo della batteria.
Alcune macchine utilizzano batterie stilo AA alcaline o ricaricabili; altre macchine utilizzano quelle al litio ricaricabili (tipo quelle dei telefonini) con durata superiore. Le case produttrici sembrano oramai orientate nel proporre solo quest'ultima soluzione. In entrambi i casi comunque, sia per sostituire le pile e sia per ricaricarle, queste devono essere estratte dal loro allogggio; non è ancora invece previsto un attacco diretto al cavo carica batteria che sarebbe molto più utile.
Se possibile scegliete quindi quelle macchine che utilizzano le batterie AA. In caso di necessità due stilo le si trovano ovunque; mentre ricaricare una batteria richiede tempo e un posto fisso a cui attaccare il trasformatore.
Queste sono le considerazioni principali su cui ragionare per farsi un'idea dei prezzi di mercato (negozianti e internet) e per districarsi in questa giungla sempre più fitta per selezionare quelle quattro o cinque macchine che rispondano alle vostre esigenze.
La possibilità di filmati, di registrazioni audio, i software a disposizione, le modalità di esposizione e di messa a fuoco, i cavi di traferimento o di collegamento, e non ultimo il design, ecc...sono solo elementi secondari; quel di più, utile a definire la scelta.
Esiste un'ultima considerazione che nel settore dell'elettronica ha sempre valore: se possibile orientatevi sempre verso la tecnologia più avanzata, verso le possibilità e capacità maggiori degli hardware proposti, anche se più costosi.
E se nonostante queste indicazioni rimane un pò di confusione QUI vi divertirete a trovare la fotocamera, e non solo quella, ideale per voi!
Questi invece sono alcuni siti davvero interessanti dove trovare test sulla fotocamere:
www.digitalcamerareview.com
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