lunedì, giugno 12, 2006

Hasselblad H2D-39: una digitale da 39 milioni di pixel

Agli European Photo & Imaging Awards 2006, la TIPA seleziona la Hasselblad H2D-39 come Best Medium Format Digital System

La Technical Image Press Association (TIPA), tra i cui membri figurano gli editori delle più importanti riviste fotografiche di tutta Europa, ha annunciato i vincitori dei suoi European Photo & Imaging Awards 2006 su www.tipa.com e ha assegnato il premio di Best Medium Format Digital System alla Hasselblad H2D-39.

Per spiegare la scelta effettuata, la giuria della TIPA ha commentato: “Nella comunità professionale, il corpo macchina e gli obiettivi del sistema H della Hasselblad godono già di una reputazione in linea con la qualità eccellente delle Hasselblad tradizionali a pellicola. La nuova H2D-39, tuttavia, è una fotocamera digitale integrata che si avvale di un sensore da 39 megapixel e che stabilisce uno standard totalmente nuovo nel mondo del digitale.”

Nella votazione segreta per i migliori prodotti fotografici e di imaging introdotti in Europa negli ultimi 12 mesi, gli editori membri della TIPA hanno preso in considerazione l’innovazione, l’uso di tecnologie d’avanguardia, il design e l’ergonomicità dei prodotti, nonché la loro facilità d’utilizzo e il rapporto prezzo/prestazioni.

Commenta Christian Poulsen, CEO di Hasselblad: “Dopo oltre 15 anni di lavoro con le più avanzate fotocamere digitali, con la Hasselblad H2D-39 per me è come se fosse la prima volta: una fotocamera a scatto singolo che offre immagini digitali dalla nitidezza e risoluzione eccezionali, in cui l’eventuale effetto moiré viene simultaneamente ridotto al minimo assoluto. Abbiamo sviluppato la H2D-39 nello spirito Hasselblad di impegno costante nella creazione degli strumenti ottimali che permettano ai fotografi di scattare le migliori foto possibili e siamo lieti che la TIPA abbia riconosciuto i risultati tecnici che fanno della H2D-39 la fotocamera che è: la migliore fotocamera DSLR high-end oggi disponibile al mondo.

Annunciata nel gennaio 2006, la Hasselblad H2D-39 è la prima fotocamera digitale auto-focus al mondo con sensore da 39 megapixel. Basata sulla combinazione del nuovo sensore CCD da 39 megapixel effettivi con la sua esclusiva tecnologia DAC (Digital APO Correction), la H2D-39 è compatibile con l’intera gamma di obiettivi a otturatore integrato centrale del sistema H di Hasselblad, i migliori obiettivi digitale del mondo, nonché con il sistema di obiettivi del sistema V di Hasselblad (mediante l’adattatore CF Hasselblad). Dotata di funzionalità estese, come l’Instant Approval Architecture e la Natural Color Solution di Hasselblad, la Hasslblad H2D-39 offre ai fotografi professionisti il massimo livello di integrazione e flessibilità.

Digital APO Correction (DAC) – Messa a punto di immagini di eccezionale qualità
Basata sull’acquisizione di un set completo di metadati, la Hasselblad H2D-39 esegue una correzione automatica dei difetti del colore a ogni scatto. Ciò significa che le acquisizioni digitali, per impostazione predefinita, vengono ottimizzate in base al massimo dettaglio che l’obiettivo può ottenere. Questa funzione è detta Digital APO Correction (DAC) a indicare la correzione ‘APO-cromatica’ delle immagini. L’implementazione della funzione comprende la mappatura estremamente dettagliata di ogni obiettivo del sistema H che porta a una qualità sbalorditiva dell’immagine.

Instant Approval Architecture
L’acquisizione di immagini digitali senza limiti perde parte del suo potenziale se il fotografo non può esaminare e selezionare velocemente le immagini migliori da presentare al cliente. L’Instant Approval Architecture (IAA) di Hasselblad è utile nella classificazione delle immagini in base ai parametri tecnici e consente al fotografo di effettuare il downgrade delle immagini di scarsa qualità visiva, avendole visualizzate in anteprima su un display OLED chiaro e luminoso. L’ordinamento delle immagini contrassegnate in rosso, giallo o verde è un’operazione molto veloce. I segnali acustici e visivi facilitano il processo di selezione dando un feedback immediato durante lo scatto.

Natural Color Solution
Le soluzioni per la gestione del colore in passato hanno imposto alcune limitazioni ai fotografi digitali professionisti a causa della scelta obbligata di uno specifico profilo colore che si adattasse alla fotografia di diverse tonalità della pelle, metalli, tessuti, fiori ecc. Per eliminare queste limitazioni, Hasselblad ha sviluppato la sua Natural Color Solution da utilizzarsi con il suo software di imaging FlexColor. Lavorando con la potente Hasselblad Natural Color Solution, i fotografi professionisti possono produrre colori out-of-the-box straordinari e affidabili, con accurate tonalità della pelle per i ritratti, speciali gradazioni per i prodotti e altri colori difficili accuratamente riprodotti.

Info: Andrea Mariani-Hasselblad

domenica, giugno 11, 2006

Recensioni: Leggere la Fotografia

Tratto da Digifocus.it di Gabriele Zuppati











Il libro di Augusto Pieroni spiega in termini didattici come affrontare la lettura di un’immagine fotografica, sconfinando nei criteri che concorrono a costruire una comunicazione visiva.

Ho tentato spesso, specialmente insegnando, di razionalizzare il percorso che porta a dire perché un'immagine ti piace o no.
Evidentemente è più corretto cercare il motivo per cui una fotografia comunica meglio di un'altra, poiché troppo spesso le motivazioni che ci portano a innamorarci di un'immagine sono talmente personali, e solo in parte razionali, che risulta un'impresa ardua identificarli e ordinarle, magari gerarchicamente.

A questo proposito ho finito di leggere da pochi giorni un libro che mi ha entusiasmato a tal punto che l'ho regalato a tre colleghi insegnanti. Si tratta di Leggere la fotografia. Il libro tratta in termini didattici, perciò secondo un percorso coerente, come affrontare la lettura di un'immagine fotografica e quindi anche i criteri che concorrono a costruire una comunicazione visiva.

Evidentemente non è e non può essere una guida al sentire ma solo al vedere in termini fotografici. Pieroni, che è docente di Storia della Fotografia presso “La Sapienza” di Roma, mi è sembrato veramente molto chiaro in un campo così pernicioso.

Autore: Augusto Pieroni
Titolo: Leggere La Fotografia
Editore: Edizioni EDUP
Prezzo € 8,00

sabato, giugno 10, 2006

Fotografia. E' morto Arnold Newman maestro del ritratto

Ho trovato questa notizia su RaiNews24

E' morto il 7 giugno 2006 all'eta' di 88 anni in un ospedale di New York il fotografo Arnold Newman, celebre per i suoi ritratti di artisti, da Igor Stravinsky a Pablo Picasso passando per Woody Allen, che spesso sono apparsi sulla rivista "Life".

















Le fotografie di Newman, miravano a catturare l'anima e non solo il viso dei suoi soggetti. Ritraendo i protagonisti come fossero parte del loro luogo di lavoro ha creato uno stile chiamato "ritratto ambientato". Tra le sue foto più note quello scattata al compositore Stravinsky, seduto a fianco del suo pianoforte che domina completamente la scena
." (da RaiNews24)










Ogni parola che commenti la straordinaria grandezza delle sue fotografie è superflua.
Per questo preferisco lasciar parlare le sue fotografie come un suo grande regalo per ciascuno di noi
(e qui potete vederne qualcuna) e condividere ciò che lui pensava:

  • "Noi non facciamo foto con la nostra macchina fotografica, ma con il nostro cuore e con la nostra mente"
  • "La fotografia, come ben sappiamo, non è per niente reale, E' un'illusione della realtà con cui noi creiamo il nostro mondo privato"
  • "Scordati di etichettare me in qualche maniera. Sono interessato in ciò che motiva le persone, ciò che fanno nella loro vita, nella loro personalità, e in come io percepisco e interpreto ciò. Ma di uguale importanza se non maggiore è il fatto che il fotografo dovrebbe eccitare l'osservatore"
  • "Una volta chiesi a Stieglitz se dovessi ritoccare una foto e lui mi disse: non mi preoccupo di ciò che fai con il negativo, ci puoi sputare sopra, ritoccarlo, o metterlo sotto i piedi... l'unica cosa che realmente vale è l'immagine finale. Se è onesta apparirà onesta. Se no lo è, tu e chiunque altro lo potrà dire"
  • "Quando io fotografo, io sto disegnando sullo sfondo della mia consapevolezza dell'immagine, o nel modo in cui io sento e penso. Noi facciamo foto a seconda del tipo di persona che siamo. siamo individui. Questo è il motivo per cui fotografo in questo modo. Non dico che è il modo migliore o l'unico modo. E' semplicemente il mio modo"
















Grazie Arnold....

sabato, giugno 03, 2006

Un'idea: una foto e una pubblicità originali

E' appena uscita sulla rivista specializzata nel settore cosmetico "Imagine", la pubblicità della nuova linea solare Kalezia.


















Si tratta di prodotti innoviativi di una azienda emergente che punta sulla qualità dei prodotti immettendosi in un mercato particolarmente difficile ma in continua evoluzione come quello cosmetico.
L'esigenza era quella di posizionarsi reggendo il confronto e la concorrenza con marchi prestigiosi, di diffusione mondiale, con una comunicazione univoca, distinguibile efficicace e precisa.
Il marchio della linea solare è un'evoluzionee un'implementazione di quello della linea cosmetica base in modo da mantenere inalterato la riconoscibilità dello stesso; il packaging è basato non solo sulla qualità estetica ma anche sulla perfetta leggibilità delle caratteristiche principali.
A questo punto si è studiata la pagina pubblicitaria, la cui immagine viene utilizzata anche per i depliant esplicativi.
Si è deciso di giocare sulla personalizzazione del marchio e del prodotto.
L'ambiguità della frase "La tua linea" intesa come la tua inea solare, ma anche la tua linea fisica è il rafforzamento del concetto della personalizazione tanto evidente da lasciare un segno, tanto personale come un tatuaggio, come un segno inequivocabile di unicità e identità. E ancora il gioco corre sul filo dei doppi concetti: lascia un segno ma è anche il segno dell'abbronzatura che la mdella vuole mostrare.
La tendenza bicromatica - arancione e azzurro - amplificano la forza di impatto di quest'immagine che, pur essendo stata realizzata in studio, richiama al realismo della naturalità di una pelle cosparsa di sabbia

Ancora una volta la corretta unione di elementi linguistici, tecnici ed estetici, è il fattore determinante in una comuncazione efficace; ottenendo come risultato l'obiettivo prefisso: reggere i confronto con la comunicazione delle multinazionali. E questo confronto è stato ampiamente superato.

art direction: paolo frega